Riabilitazione Post-traumatica
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Trauma Articolare
Distorsioni
È la momentanea fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con immediato rientro spontaneo.
La distorsione è provocata da un trauma acuto: le ossa restano integre, mentre la capsula articolare e i legamenti, sottoposti ad una brusca trazione, possono subire lesioni più o meno gravi.
La gravità di una distorsione si valuta proprio in base al coinvolgimento degli apparati legamentosi, che possono essere:
- illesi ( si parla quindi di distrazione)
- parzialmente lesi (stiramento)
- lacerati in buona parte o totalmente (distorsione grave)
- Dolore localizzato
- gonfiore, anche di colore bluastro (dovuto alla rottura di piccoli vasi sanguigni)
- impotenza funzionale parziale ( i movimenti sono ancora possibili, ma vengono limitati dal dolore)
Lussazione
Fuoriuscita completa e permanente di un capo articolare dalla sua sede, i capi articolari spostati non sono cioè in grado di tornare spontaneamente al loro posto, ciò spesso comporta la rottura della capsula articolare e dei legamenti. Il capo articolare che esce dalla sua sede può comprimere vene, arterie o terminazioni nervose.
L’articolazione si presenta deformata nel suo assetto, dolorante, specialmente se si tenta di muovere l’arto, e c’è impossibilità di movimento, sia passivo che attivo.
Trauma Muscolare
Distorsioni È la momentanea fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede, con immediato rientro spontaneo. La distorsione è provocata da un trauma acuto: le ossa restano integre, mentre la capsula articolare e i legamenti, sottoposti ad una brusca trazione, possono subire lesioni più o meno gravi. La gravità di una distorsione si valuta proprio in base al coinvolgimento degli apparati legamentosi, che possono essere:Contusione
La contusione è il frutto di un trauma che provoca un più o meno grave versamento sanguigno a causa di una lesione. Generalmente alla contusione si accompagna un ematoma, che origina proprio a causa dell’accumulo del sangue fuoriuscito, in una zona ben circoscritta del corpo, ovviamente nella medesima sede dell’evento traumatico. L’ematoma che ne deriva può determinare un quadro più o meno grave a seconda delle sue dimensioni. Quelli di modesta entità sono di norma riassorbiti.
La contrattura
Si identifica con la contrattura l’aumento di tono muscolare conseguente l’attività sportiva. La contrattura è quindi un involontario stato, spesso anche doloroso, in cui il muscolo si oppone all’allungamento.
La contrattura si manifesta dopo un periodo medio breve dal termine dell’attività sportiva e può perdurare diversi giorni.
Il dolore associato alla contrattura non è tale da impedire del tutto il lavoro muscolare, tuttavia proseguire un allenamento in simili circostanze può portare ad eventi più gravosi come l’elongazione o la lacerazione del tessuto muscolare. Stati emotivi particolarmente tesi, inidoneo riscaldamento, eccessiva attivazione muscolare, problemi posturali e scompensi anatomici sono elementi che favoriscono la comparsa di una contrattura.
Stiramento muscolare
Lo stiramento muscolare provoca una elongazione delle fibre, accompagnato da un forte ed immediato dolore. Tuttavia l’indolenzimento che ne deriva non è tale da imporre l’arresto della pratica sportiva. Questa situazione espone il soggetto a rischi ben più gravi derivanti dalla sollecitazione di una muscolatura traumatizzata.
Lo strappo muscolare
Lo strappo muscolare è un evento traumatico che porta alla rottura parziale o totale di un muscolo.
È possibile individuare un grado di gravità dello strappo muscolare. La lesione è definita di primo grado se interessa la rottura di meno del 5% delle fibre, la lesione è di secondo grado se è presente la rottura di fibre e di fascicoli muscolari, la lesione è di terzo grado quando interessa totalmente o in misura elevata un muscolo.
A seguito di uno strappo muscolare appare evidente un ematoma di dimensioni proporzionali allo strappo stesso. Nelle lesioni di terzo grado diviene visibile e palpabile anche una depressione nell’area del trauma. La riparazione del danno determina la comparsa di tessuto cicatriziale che potrà compromettere l’elasticità e la funzionalità del muscolo.
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